Linea Intima Edit
13 ottobre 2025
Laureato all'Università di Cambridge, Chris ha presto compreso, nel corso delle sue esperienze nell’industria dell’automotive e della calzatura, che i progressivi miglioramenti su materiali come plastica e metallo non sarebbero stati sufficienti per raggiungere gli obiettivi climatici globali. Ha quindi fatto una scelta audace, riorientando il proprio percorso professionale: dopo un master in Biodesign presso il Central Saint Martins, ha rifocalizzato il suo lavoro sull'esplorazione dei materiali viventi.
Il suo progetto di ricerca, Lucid Life (in tahitiano Marama Ora, ovvero “luce vivente”), unisce conoscenze scientifiche e tradizionali per esplorare la collaborazione interspecie e interculturale, dando vita a un materiale inedito e "vivente".
Il concetto di "Livingness"
Questo approccio scientifico ridefinisce il nostro modo di rapportarci con i materiali, ispirandosi ai sistemi naturali. Va oltre la sostenibilità, puntando alla creazione di materiali rigenerativi ed evolutivi, capaci di respirare, interagire e adattarsi al loro ambiente, in armonia con i cicli naturali. Ispirata alla relazione simbiotica tra gli ecosistemi, questa visione propone di considerare gli oggetti non come elementi inerti, ma come entità viventi che coesistono con noi.
I materiali viventi, capaci di crescere, adattarsi e guarire, sono stati utilizzati in modo simbiotico dall'umanità per millenni, prima di essere gradualmente sostituiti dai materiali inerti, più affidabili e riproducibili, oggi così diffusi nel nostro quotidiano. Ed è ormai tempo di riconnettersi con questa saggezza antica.
Materiali bioluminescenti
Al termine di un'entusiasmante bioprospezione condotta nelle remote isole della Polinesia francese, Chris ha riunito un pool di artigiani e scienziati autoctoni per realizzare un progetto affascinante: un costume da bagno bioluminescente. Concepito per essere indossato durante il nuoto, le immersioni o la pesca notturni, questo costume è realizzato con un materiale che integra microalghe bioluminescenti, simili a quelle che vivono in simbiosi con i coralli. Queste alghe si illuminano in risposta al movimento e al tocco, trasformando ogni immersione in uno spettacolo magico e interattivo. I microrganismi incapsulati possono vivere, sequestrare carbonio ed emettere luce per oltre sei mesi, necessitando solo dell’esposizione alla luce solare.
Questo prototipo va decisamente oltre la mera prodezza tecnica: "Si tratta di una vera e propria esplorazione del processo della simbiosi, in cui chi indossa il costume e le alghe sviluppano una connessione reciproca" spiega Chris "Lasciandosi avvolgere da questa luce naturale, l'utente avverte un legame profondo con l'ambiente acquatico: un’esperienza che risveglia emozioni intense, rafforzando la connessione tra uomo e natura".
Uno sguardo al futuro
Il partenariato "Making in Bio" tra l'Istituto Francis Crick e il Central Saint Martins ha svolto un ruolo chiave nella realizzazione di questo progetto, dando accesso ad attrezzature scientifiche all'avanguardia e offrendo l'opportunità di collaborare con scienziati di fama mondiale.
Queste risorse sono state fondamentali per perfezionare le tecniche di incapsulazione delle microalghe bioluminescenti in un materiale funzionale. E tanti sono i designer interessati a questa promettente tecnologia. In questa storia, il seguito è solo da scrivere...
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