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White Resort, una nuova #destination a Milano

02 May 2024

Vetrina di riferimento mondiale per il womenswear durante le Fashion Week di Milano, dal 2023 White si propone a giugno con un nuovo format dedicato alle collezioni resortwear

UN CONCEPT CHIARAMENTE DEFINITO PER OFFERTA E IMMAGINE, CHE SIMONA SEVERINI, GENERAL MANAGER DELL'EVENTO, CI RACCONTA NEL DETTAGLIO

Il forte dialogo fra contenitore e contenuto è sempre stato un elemento distintivo di White rispetto ad altre piattaforme del womenswear e ha contribuito negli anni alla sua rapida ascesa. I fondatori – Massimiliano Bizzi (Presidente), Brenda Bellei (CEO) e Simona Severini (qui nella foto), che lo hanno lanciato nel 2002 – avevano colto, per esperienza diretta, la mancanza nel panorama espositivo di un evento che mettesse realmente al centro il prodotto. 

Fu così che Massimiliano ideò un suo format, con un sistema di pareti bianche alte 3-4 metri – da lì il nome White – e realizzò, in una location dal gusto industriale, come dei piccoli showroom, all’interno dei quali la creatività di ogni collezione poteva esprimersi alla massima potenza.

Entrare in questi spazi espositivi – o meglio in questa “showcase”, concetto con cui White di preferenza si identifica – significava lasciare nel corridoio i rumori, le fantasie e i colori degli altri espositori, e immergersi nei contenuti, nel mondo e nel viaggio iconico che ogni designer fa per dare vita alla propria creazione. E, il prossimo giugno, la prima edizione ufficiale di White Resort è pronta a conquistare il settore…

Dal 2023 White è anche Resort: perché la scelta di puntare su questo segmento, con un concept espositivo dedicato?
La pandemia ha portato grandi cambiamenti nell’economia, e non solo in termini di numeri. Il mondo non è più quello di prima, NOI non siamo più quelli di prima. Sono cambiate le nostre priorità di spesa. In linea con l’impennata del food rispetto ad altri ambiti dell’entertainment, è aumentata in modo esponenziale la voglia di investire tempo e denaro in week-end lunghi, nel tempo libero all’insegna della leggerezza, da trascorrere “fuori” e “altrove”, per staccare la spina e rituffarsi poi, ricaricati, in quei 5 giorni lavorativi che sono oggi ben più frenetici che in passato. Va inoltre considerato un ulteriore fatto: i ¾ del globo vivono al caldo. E, in più, in molte zone dell’emisfero nord, le temperature sono più miti su tutto l’anno. In termini di moda e tessuti, le pesantezze sono completamente cambiate. Le analisi di settore lo confermano: l’abbigliamento beach, resort e tempo libero è in ascesa in tutto il mondo, e anche i grandi marchi si stanno espandendo in questi segmenti.


Nelle foto a seguire, tre nuovi marchi "coup de coeur" selezionati per la prossima edizione da White Resort. 
Da sinistra, Sruti Dalmia, Iki Beads, Tallulah Resortwear

Come si colloca il concept Resort all’interno della vostra vetrina, in particolare in relazione a quella di settembre, tradizionalmente legata alle collezioni estive?
Se il multimarca di abbigliamento tradizionale dell’emisfero nord compra il beachwear e il resortwear alla fine della stagione d’acquisto, in quanto la consegna tra fine febbraio e metà marzo corrisponde alla sua stagione di vendita, lo stesso non può dirsi per chi vive (e vende) al caldo 12 mesi l’anno, e che su questi segmenti necessita di riassortire tutto l’anno o di rinfrescare l’offerta con merce nuova già a Natale. In settembre rimaneva inoltre tagliata fuori un’altra fetta di compratori fondamentale, che è il mondo dei resort e dell’hotellerie, per cui queste tempistiche sono oltremodo tardive.

Nella foto a seguire, costume intero BukawaSwim

Con White Resort in calendario a giugno, avete nel mirino anche altri/nuovi target di compratori?
Il progetto è di sicuro appello per i department e i concept store dell’emisfero nord che propongono il mare tutto l’anno o si fanno vetrina di un guardaroba mix & match trasversale, coprendo così tutti quegli utilizzi tra beach & bodywear e tutte quelle situazioni “cross seasons” in cui pesi, fogge e colori “estivi”, o la stessa maglieria di cotone, ormai s’indossano anche in inverno; un concept cui in Italia siamo arrivati più tardi rispetto, ad esempio, al Nord Europa, ma che nell’air du temps è ormai una realtà. 
Nel segmento per noi target dei resort e dell’hotellerie di lusso, in aggiunta a quelli esistenti stanno poi nascendo nuovi mercati di grande interesse per le aziende del segmento, nello specifico il Medio Oriente e tutta l’area del Golfo: mercati che nel post pandemia hanno vissuto dei cambiamenti nei costumi e nelle consuetudini e che, con l’ammorbidirsi di certi diktat, nelle fasce più abbienti si avvicinano ormai a stili di abbigliamento diversi dal passato. Si tratta di mete facilmente raggiungibili e di grande fascino, soprattutto per gli europei, siano essi vicini al mare o in mezzo al deserto, dall’Oman al Qatar all’Arabia Saudita. 
La sfida per noi oggi è poi approcciare anche il cliente di settore della moda mare: un cliente che sul costume da bagno ha un know-how consolidato e necessità tecniche molto specifiche su materiali e fit; un cliente che desideriamo coinvolgere, partendo dal beachwear, di cui è specialista, per poi pian piano immaginare per lui, e con lui, la giusta evoluzione per il segmento in tutte le sue forme espressive.

Quali elementi di novità presenta il progetto nel panorama internazionale della moda mare e resort?
Nella nostra idea di #DestinationDressing il resort non ha solo e unicamente a che fare con l’“acqua”. Arrivando dal Pàp per noi resort è anche una collezione di maglieria che sviluppa pashmine o cardigan su un filato 18 impalpabile, che infili in valigia senza che si sgualcisca e che ti metti sulle spalle in barca, a un beach party, o in montagna in un resort di lusso. Sia il tuo week-end in spiaggia a Ibiza, o a Merano in un hotel con spa e acque termali, in valigia metti esattamente le stesse cose: un k-way per il vento, due begli abiti lunghi, di cotone o di seta, uno fantasia e uno in tinta unita, una maglia leggera, un camicione “spiaggia-non spiaggia”, un sandalo, una sneaker e due costumi. Resort per noi è un’attitudine, un modo di essere e di vivere tutte queste situazioni “mid season”, con nuovi guardaroba che s’innestano su lifestyle in forte ascesa.

Nelle foto a seguire: da sinistra, proposte resort dei marchi Scarlett Poppies, Yola Neme e Baraa

A giugno 2024 White Resort torna a Milano con un concept ampliato e rinnovato: quali saranno gli "step forward"?
Rispetto all’“edizione 0” (che con 67-68 espositori nel 2023 aveva debuttato negli spazi del Base Ex Ansaldo) a giugno 2024 White Resort approda in Superstudio Più in via Tortona 27. Con un’offerta quasi raddoppiata (circa un centinaio di aziende) che necessita non solo di spazi più ampi, ma anche di una sede adeguata allo sviluppo del concept, questa rappresenta per noi una sorta di prima edizione “ufficiale”. Presentare il Resort nella storica location in cui abbiamo lanciato tutti i nostri format ha per noi un senso enorme. Sulla base di una precisa analisi dell’edizione 2023, abbiamo inoltre dato una nuova direzione alla tipologia di collezioni proposte. In linea con il profilo di interlocutore cui la vetrina è destinata, il costume da bagno sarà presente all’interno del concept lifestyle che ci identifica, ma con una percentuale inferiore al 50% degli espositori. Virando l’offerta su un total look resortwear a 360 gradi vogliamo approcciarci con una dinamica più proattiva verso gli oltre 20.000 visitatori che ogni anno, da ogni parte del mondo con tempi e obiettivi di acquisto diversi, ci scelgono per le due edizioni. I marchi espositori avranno così a giugno la doppia chance o di concretizzare già un ordine o di gettare un seme che potrà germogliare a settembre.

Nella foto a seguire, un outfit del marchio Cansuxi

Quanti dei marchi che espongono a White saranno anche a White Resort?
A fronte di un 20-25%% di aziende che sono con noi a settembre, avremo poi un 25-30%% di espositori già presenti l’anno scorso a White Resort. Il rimanente 45% saranno realtà nuove frutto di uno scouting internazionale più focalizzato sull’abbigliamento resort che non sul beachwear vero e proprio. Il beachwear presente da noi sarà un beachwear con un sapore diverso: costumi ricamati, con paillettes, che con un pantalone, una gonna, sotto una giacca diventano body e top, da indossare in ottica poolside o summer party; un beach-à-porter, incentrato più sull’aspetto moda e lifestyle che non unicamente sul contenuto tecnico legato all’elemento “acqua”.


Come avete selezionato i nuovi espositori?
Per cercare realtà nuove abbiamo viaggiato in tutto il mondo, intercettando collezioni che in Europa spesso non trovano una vetrina ideale. Oltreoceano siamo stati a Miami, in Brasile e in Colombia, e ci siamo spinti anche in Australia, dove fare ricerca è però più difficile per motivi di stagionalità e di mind-set. Un bacino di scouting per noi imprescindibile è ovviamente stato il Medio Oriente, dove non mancano, tra l’altro, realtà italiane o americane che lì si sono trasferite e lì realizzano e fanno ricamare i loro kaftani. 

Come si strutturerà dunque il format espositivo?
Svilupperemo una versione arricchita e ampliata del format lanciato lo scorso anno, facendo così di White Resort non un progetto collaterale, ma un’edizione sorella di quelle già note e consolidate: complementare con settembre, ma con una propria identità. Per questo, al posto delle nostre pareti alte 3 m, per White Resort abbiamo creato dei gazebo con legni di recupero e cime raccolte nei porti, lavate in grosse lavatrici anch’esse di recupero; la copertura e le pareti laterali sono a loro volta teli di riciclo, realizzati con materiali di scarto di grandi aziende, ovviamente bianchi, a evocare le atmosfere dei resort e dei chiringuiti delle spiagge caraibiche. Fiore all’occhiello del format sarà il “Suk”: un’area speciale destinata a collezioni con cui marchi e designer, nuovi e non, esprimono la propria creatività dispiegandola con non più di 20-25 articoli. Per questa selezione di 18-20 aziende abbiamo creato dei mini gazebo, posti in ordine sparso in una grande sala visibile a 360 gradi sin dall’ingresso, aggirandosi tra i quali il buyer ha la sensazione di perdersi come nei suk di Marrakesch. Dall’accessorio ai solari vegani di nicchia, dai teli alle borse, dal beachwear all’abbigliamento… Tutte le categorie merceologiche rappresentate negli spazi più grandi del salone sono displayzzate qui con progetti collezione in stile “finger food”: mignon, centellinate, ognuna con il proprio sapore, per solleticare il palato del compratore senza impegnarlo con dei minimi di budget.

Nelle foto a seguire, il look accessoriato di De Siena e lo swim concept di Sorbet Island

Quanto c’è di “pronto” nella vostra offerta?
Chiaramente, le aziende che hanno sempre lavorato sullo stagionale spesso sono in grado di cambiare il loro mind-set, e non sempre per loro “pronto” è un aggettivo con una declinazione positiva. Bisogna però ormai cambiare paradigma, affrancandosi da demonizzazioni obsolete che associano erroneamente il pronto a un concetto di fast fashion. Questa è, ormai, di fatto, una delle richieste dei buyer. E questo vale in particolare per il beachwear, dove i giganti del fashion retail per i marchi che regolarmente acquistano trattano già i costumi da bagno, ma hanno bisogno più che mai di una moda più frizzante, nello spirito del tempo, per appellare una clientela giovane e informata, oggi meno attratta dalle maison, e per ispirare consumatori di ogni età che amano mixare pezzi griffati con stili più freschi e contemporanei. Questi grandi compratori potranno scoprire queste proposte a giugno, e potranno così testarle in tempo reale per finalizzare i propri ordini a settembre. Ed è questo che rende la formula del pronto oggi fondamentale.
 
La chicca di unicità nel segmento assolutamente da non perdere a White Resort? Qualche lancio in esclusiva?
Senza dubbio la giovanissima designer indiana Sruti Dalmia e, da Cipro, gli abiti resort di Tallulah. Sul fronte accessori, i bijoux del brasiliano Iki Beads, da indossare sopra il beachwear, sono un must. Dallo scouting internazionale che, per White, anche nel resort tocca sempre più anche mercati emergenti, dall’Ecuador alla Tunisia, tante saranno le aziende inedite, introvabili in altre piattaforme. Ve le lasciamo scoprire a Superstudio Più a giugno!

Nella photogallery, nell'ordine da sinistra, altre proposte di:
Baraa, BukawaSwim, Cansuxi, De Siena, Iki Beads, Scarlett Poppies, Sorbet Island, Sruti Dalmia, Tallulah Resortwear, Yola Neme


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