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Attualità

Rifiuti tessili, SMI scende in campo per una moda più responsabile

03 dicembre 2021

Al centro del progetto presentato il 25 novembre ai parlamentari dal Presidente SMI Sergio Tamborini, la creazione di un sistema collettivo EPR formato da produttori italiani per la gestione dei rifiuti provenienti dai prodotti tessili

Obiettivo dell'azione istituzionale di Sistema Moda Italia mirata alla creazione di un consorzio di imprenditori italiani per la gestione ottimizzata dei rifiuti provenienti dal mondo moda, è anticipare le decisioni normative sul tema dando un indirizzo concreto all’attività industriale del settore. Il progetto è stato illustrato in occasione di un’audizione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, composta sia da Deputati sia da Senatori, che attua iniziative conoscitive quali indagini e cicli di audizioni al fine di realizzare documenti per futuri interventi legislativi. In questa occasione Sergio Tamborini ha presentato la filiera T&A, le sue caratteristiche, i suoi punti di forza e le eccellenze che la compongono, sottolineando l’ampio ventaglio di prodotti che è in grado di offrire.

Il settore T&A è posto al centro dell’azione UE per la transizione verso un modello di crescita più sostenibile, in quanto considerato “ad alta intensità di risorse”: la Commissione europea ha dunque introdotto misure volte a conseguire livelli elevati di raccolta differenziata dei rifiuti tessili a partire dall’inizio del 2025 (Dir. 2018/851/UE), termine anticipato all’01/01/2022 dalla normativa italiana di attuazione.

Quindi il Presidente ha illustrato la strategia SMI per il riutilizzo ed il riciclo dei rifiuti tessili e dell’abbigliamento, commentato il position paper SMI sull’opportunità dell’introduzione di un regime di responsabilità estesa del produttore (EPR – Extended producer responsibility) per prodotti tessili, dell’abbigliamento, calzature e pelletteria. Secondo Tamborini, numerosi potrebbero essere i vantaggi in termini di potenziamento delle attività di riuso e riciclo di tali prodotti, a patto che le aziende dei comparti coinvolti possano disporre di un sistema collettivo EPR formato esclusivamente dai produttori, per gestire in modo efficiente gli obblighi normativi che ne deriveranno.

Il  position paper è stato inviato al Ministero della Transizione Ecologica nell’ambito della consultazione sull’Economia circolare conclusa il 30 novembre.

SMI e Fondazione del  Tessile Italiano saranno soci fondatori, promotori e garanti di un Consorzio no-profit di produttori che possa operare nell’ambito dell’eventuale regime EPR italiano. Questo progetto potrà costituire un decisivo contributo per un maggiore livello di sostenibilità della filiera e un concreto supporto per le aziende che dovranno affrontare un quadro normativo completamente nuovo.

I principali del position paper SMI sull'auspicato regime EPR nel settore tessile sono consultabili QUI sul sito di Sistema Moda Italia

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