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​#RebootTogether
Ragno, incontro con Matteo Restelli

28 maggio 2020

"[…] Il mercato cambierà: saremo più consci della quotidianità e questo impatterà sul fronte commerciale. Abbiamo visto che la reattività vera in queste situazioni conta davvero […]"

Abbiamo messo in sicurezza azienda e maestranze durante il lockdown, ma siamo rimasti operativi in sede ed in smartworking per le relazioni esterne, pianificando e mettendo in atto i cambiamenti necessari.

Abbiamo mantenuto aperti tutti i canali per permettere ai nostri clienti, anche quelli attivi, ancorchè chiusi fisicamente, di poter contare su un supporto costante. Siamo soddisfatti di quanto siamo riusciti a proporre in questi mesi, anche come aiuto per le riaperture.


Per quanto la collezione 2020...

All’inizio del lockdown avevamo già consegnato il 60%, per il restante 40% stiamo operando in sinergia con i negozi per ottimizzare le consegne, anche con piani commerciali ad hoc, ma quasi tutti i clienti stanno confermando l’ordinato. Per l’AI20/21 invece abbiamo una leggera flessione ma non avendo chiuso allora le vendite, possiamo concentrare e presumere di tenere grazie alla continuità di diversi prodotti di successo, ad esempio sui nostri pantaloni elasticizzati non abbiamo avuto nessun cambiamento sulle proiezioni.

Per l’estate 2021...

Abbiamo un po' ridotto la collezione, ma avendo già lanciato buona parte delle linee questa risulta completa, solo con meno proposte per linea. Sarà una PE21 snella e facile per poter rispondere ad un cliente comunque un po' stressato. Stiamo prevedendo la collezione anche in modo che si possa presentare con meno impegno di tempo e problematiche tecniche sugli appuntamenti.


Un nostro pensiero per il dopo...

In futuro possiamo prevedere una concentrazione del circuito distributivo, o problemi di cassa anche. Ci stiamo concentrando dunque su prodotti con buon rapporto qualità prezzo e maggiore capacità di interazione informativa verso i punti vendita e da questi verso la consumatrice.

I negozi dovranno presumibilmente diminuire il numero dei marchi e tenere quelli a maggiore redditività; tutto il "contorno" sarà messo in discussione. Qui abbiamo deciso di essere forti sui migliori aspetti dei nostri prodotti, e puntare su questi.

Stiamo allargando anche la distribuzione sul fronte abbigliamentisti. Oggi è il momento di essere aggressivi commercialmente a vantaggio della notorietà del brand per tutti.

Il mercato cambierà: saremo più consci della quotidianità e questo impatterà sul fronte commerciale. Abbiamo visto che la reattività vera in queste situazioni conta davvero.
Non credo invece in grandi cambiamenti nelle relazioni interpersonali, passato il pericolo le cose riprenderanno il loro corso. Bisognerà mediare i due aspetti

L’obbligazione di lavorare in SmartWorking ha accelerato l’integrazione di questo modo di lavorare, e nello stesso tempo ha fatto progredire molti negozi sul fronte del digitale. In questo senso credo che i punti vendita dovrebbero integrare anche il lavoro in remoto, come fatto durante la crisi, per mantenere attivo questo canale di comunicazione con le consumatrici. Nell'intimo una buona parte delle clienti è abitudinaria;

un negoziante oggi può facilmente implementare il suo lavoro con il digitale e moltiplicare le vendite sulle abitudini d’acquisto delle consumatrici.


Imparare a lavorare con un mix di offline ed online è il futuro dei negozi medi e piccoli, e su questa evoluzione il lockdown ha obbligato tutti a evolvere.


MATTEO RESTELLI, RAGNO - MANIFATTURA DI VALDUGGIA

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