Plouf (Francia)

03 novembre 2020

A novembre 2019, le due co-fondatrici de La Patronnerie – uno spazio creato a supporto delle imprenditrici – hanno dato una nuova dimensione al loro concept con l’apertura di Plouf, una boutique collaborativa nel cuore di Parigi...

Nell’11° arrondissement parigino, uno spazio pensato dalle donne per le donne propone alle imprenditrici di esprimersi liberamente e di testare il loro business, con il sostegno di altre donne volitive e dinamiche: La Patronnerie. Creato da Alice Guyot e Marièke Poulat, questo luogo ibrido, dotato di tutte le molteplici funzioni indispensabili allo sviluppo di un’attività, accoglie e accompagna tutte coloro che lo desiderano nella realizzazione del loro progetto, per trasformarle in vere business women! Più di un semplice ufficio, La Patronnerie propone sotto lo stesso tetto un open space, uno studio fotografico, uno showroom, sale riunioni… e, oggi, anche uno spazio di vendita! Benvenuti da Plouf: una boutique collaborativa nel cuore di Parigi, 100% femminile. Alice Guyot ce la presenta.

Alice, com’è nata l’idea di Plouf?
Plouf nasce dal desiderio di aiutare le imprenditrici a “tuffarsi” nei loro progetti proponendo una boutique collaborativa. In ideale continuità con La Patronnerie, il nostro spazio dedicato all’imprenditorialità al femminile e alla formazione delle imprenditrici, permette di testare il loro concept e i loro prodotti direttamente sui consumatori. Questa boutique è un trampolino – in francese “plongeoir”, di qui il nome Plouf, ndr – per dare ai giovani marchi tutta la visibilità che il loro prodotto merita.

Una boutique decisamente atipica. Ci parli del concept…
La boutique è basata sull’esperienza dell’utente. Da Plouf giochiamo sul parallelismo tra il “tuffarsi in acque profonde” e prendere decisioni importanti per veder crescere la propria attività. È dunque naturale che la boutique ricordi una piscina ludica, rivisitata con colori brillanti e motivi geometrici. I visitatori acquistano un biglietto all’entrata, passano dal guardaroba e s’immergono nell’universo dei marchi etici presentati.
Per vivere l’esperienza, dovete venirci a trovare!

Come si caratterizzano il layout e l’arredo dello spazio?
Colore, fun, un vero spazio “instagrammabile”! Oggi, si deve giocare sull’happening e l’esperienza immersiva per attirare una clientela fortemente attiva sui social.

Quali categorie di prodotti proponete?
L’idea è far coesistere marchi complementari, così che il consumatore possa sempre trovare qualcosa che gli piace in base ai suoi gusti. È dunque possibile acquistare un look completo, intimo, un abito, degli accessori, dei prodotti di bellezza e dei complementi d’arredo! Proponiamo i body, la lingerie e i costumi di Superbe Paris, le “culottes menstruelles” di Fridas e l’intimo su misura di Maison Finou. Abbiamo anche le calzature firmate Rikette e il prêt-à-porter misto made in France di Antagony. Sul fronte accessori, da Plouf troviamo le pochette realizzate con cascami di pelle di Lyria M e i bijoux con pietre terapeutiche di Witch Please. Infine, I Like it Naked propone prodotti wellness a zero plastica, mentre Paulette Zéro Déchet sorprende con i suoi dischetti struccanti interamente ecologici. Non manca un’offerta di arredo design con Girls and Roses e le sue composizioni di fiori secchi in cornice o cloche.

Con quale criterio selezionate i marchi proposti in boutique?
Selezioniamo marchi con prodotti lifestyle creativi e con un approccio etico. Tutti i marchi che trovate da Plouf hanno dei valori comuni: la tracciabilità, l’engagement, il desiderio di presentare prodotti responsabili, in preparazione al mondo di domani. Per esempio, con I Like it Naked, è possibile avere una sala da bagno assolutamente senza plastica!

Secondo Lei, qual è il vero elemento di attrazione e di attualità della boutique?
Decisamente la scelta di designer tutte impegnate nella creazione di prodotti che racchiudono dei valori: si va da marchi implicati nella lotta contro i rifiuti come Paulette Zéro Déchet, Lyria M, Illin.shop, a marchi che valorizzano l’empowerment femminile come Superbe Paris, Rikette, Fridas, Witch Please, Maison Finou.

Qual è il profilo delle vostre clienti?
Abbiamo una clientela di quartiere, o meglio di “arrondissement” (siamo nell’11° a Parigi), ma vantiamo anche clienti affezionate ai marchi che presentiamo e che si spostano da varie città per scoprire e interagire con le proprie creatrici predilette. Le nostre clienti sono per lo più donne dai 22 ai 60 anni.
In sintesi, questa boutique ha permesso a dei marchi nativi digitali di avere il loro primo punto vendita fisico per incontrare finalmente le proprie clienti.

Come si connota l’esperienza d’acquisto da Plouf?
Bene spero! La nostra vera forza sta nel fatto che le creatrici dei marchi sono presenti a turno nella boutique, aperta dalle 11.30 alle 20 dal martedì alla domenica. Questo consente di incontrare le “patronne” e di fare loro domande dirette sul marchio e i prodotti. È un approccio nuovo per i consumatori.

Quali sono secondo Lei i nuovi trend di consumo emergenti?
Il consumo locale in primis, e questo oggi ancora di più considerata la crisi che stiamo vivendo. Con un crescente orientamento verso un consumo più etico.

Pensa che la crisi sanitaria abbia cambiato la mentalità d’acquisto e l’approccio al consumo?
Lo spero profondamente… Al momento è presto per vedere i risultati e poter dare una valutazione sicura.

Quali sono le vostre attività di marketing e comunicazione e come utilizzate i social network?
Comunichiamo principalmente attraverso i social, perché la nostra clientela è molto presente su Instagram. L’essenziale per noi è avere delle belle immagini, parlare direttamente con i clienti e cooordinarci con le imprenditrici e i marchi per condividere le pubblicazioni. Abbiamo un’agenzia di comunicazione, lo “studio Patronne” in seno a La Patronnerie, attraverso il quale mettiamo le nostre competenze al servizio di questo bel progetto di partnership.

Superficie di vendita: 15 mq