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Retail

Federazione Moda Italia al tavolo moda del MiSE

22 aprile 2021

Presentate da Federmoda le richieste del settore in rappresentanza di 110mila negozi, per un totale di 310mila addetti. "Dal Ministro dello Sviluppo Economico un segnale di attenzione importante" commenta Renato Borghi

La sede del Ministero dello Sviluppo economico ha ospitato il 21 aprile il primo “tavolo della moda” convocato dal ministro Giancarlo Giorgetti, per dare seguito alle specifiche richieste del settore moda di Federazione Moda Italia - Confcommercio unitamente ai componenti della filiera artigianale (Confartigianato Moda e CNA Federmoda) e produttiva (Confindustria Moda, Tessile Moda Confapi e Camera della Moda), oltre ai rappresentanti dei Sindacati dei lavoratori del settore.

In rappresentanza di 110mila negozi di moda, tessile, abbigliamento, calzature, pelletterie, accessori, tessile casa e articoli sportivi, con 310mila addetti, nel corso dell'incontro Federazione Moda Italia ha riportato all'attenzione del Ministro le peculiarità operative e le specifiche richieste di un settore che - tra i pochi a vedere le proprie attività a oggi ancora chiuse in zona rossa, pur avendo investito in presidi sanitari e sicurezza, e senza aver peraltro potuto in gran parte beneficiare degli indennizzi previsti dal Decreto Sostegni - minaccia ormai, causa Covid, uno scenario di 20.00 chiusure per un totale di 50.000 addetti.


LE RICHIESTE DI FEDERAZIONE MODA ITALIA

    1.    apertura dei negozi in zona rossa su appuntamento;
    2.    indennizzi congrui alle effettive perdite con rivisitazione dei parametri di perdita del fatturato utilizzati nel DL Sostegni;
    3.    credito d'imposta su locazioni di immobili ad uso commerciale;
    4.    credito d'imposta a tutte le attività della filiera della moda sulle rimanenze di magazzino;
    5.    immissione di nuova liquidità e credito garantito
    6.    moratoria titoli di credito
    7.    moratoria fiscale e contributiva
    8.    iniziative volte a sostenere e stimolare la domanda interna come l'abbassamento temporaneo dell'IVA sui prodotti di moda al 10% e l'introduzione di bonus per l'acquisto dei prodotti di moda magari Made in Italy, sulla scia del bonus mobili e ecobonus auto;
    9.    sgravi contributivi sul costo del lavoro sull'intera filiera della moda sulla scia di quanto previsto con l'iniziativa già in vigore “Decontribuzione Sud”.

Infine Federazione Moda Italia-Confcommercio ha manifestato l'esigenza di promuovere iniziative di filiera etica, magari attraverso l'utilizzo di tecnologie come la blockchain per la tracciabilità dei prodotti e delle fasi, ma anche dei negozi che vendono i prodotti ai clienti finali. In questa direzione si agevolerebbe anche la lotta alla contraffazione anche in rete.

Proroga degli ammortizzatori sociali per tutto il 2021, sostegni mirati al settore, indennizzi calcolati anche sui costi fissi sostenuti e delle questioni fiscali legate al magazzino: questi, in particolare, i temi che il Ministro Giorgetti si è impegnato a portare all’attenzione della “cabina di regia” insieme a quello delle aperture (“è giusta la proposta di permettere l’apertura dei punti vendita anche in zona rossa, con la possibilità di entrare solo per appuntamento, altrettanto quella di anticipare le fiere al 15 giugno. Porterò le proposte in Consiglio dei ministri”, ha detto). E in vista delle riaperture ha annunciato che “Insieme al Ministro Garavaglia stiamo pensando a un greenpass italiano che permetta anche l'ingresso in Italia degli stranieri che rappresentano un pubblico fondamentale per il rilancio del settore”.

QUI potete leggere integralmente l'intervento di Federazione Moda Italia e le risposte del Ministro Giorgetti pubblicate sul sito del MISE - Ministero dello Sviluppo Economico.

Abbiamo apprezzato la tempestività con cui il ministro Giorgetti ha dato seguito alla nostra proposta di permettere l’apertura dei punti vendita anche in zona rossa con la possibilità di entrare solo per appuntamento, impegnandosi a portarla in Consiglio dei Ministri" commenta Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, che nei giorni scorsi aveva lanciato un grido di allarme alle istituzioni.

"Auspichiamo l’attenzione al dettaglio e alla filiera di un settore così importante possa riguardare anche indennizzi congrui rispetto alle perdite effettive, oltre a soluzioni adeguate al problema delle locazioni commerciali e all’annoso problema delle importanti rimanenze di magazzino” conclude.

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