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Attualità

Curvy di moda: la parola a Barbara Christmann

16 aprile 2018

Fashion editor. Stilista. Personal shopper. Curvy e appassionata di moda! E' l'anima dell'entusiasmante progetto Beautifulcurvy. Nel quadro del nostro ultimo dossier dedicato alle taglie morbide, l'abbiamo intervistata...

Durante la sua ventennale carriera Barbara Christmann ha riscontrato sul mercato italiano una diffusa mancanza di attenzione verso le taglie morbide. Ha deciso così di occuparsi lei stessa di questo settore, con uno sguardo diverso: è nato così il portale Beautifulcurvy, contenitore a 360° di fashion, attualità e lifestyle. Che, da 6 anni, propone anche un bel progetto di comunicazione con il calendario delle “belle curve”... A lei, esperta e portavoce di questo affascinante mondo, abbiamo chiesto…

Fenomeno sociale, rivoluzione culturale ed estetica, ma non solo: a livello internazionale oggi il curvy è “di moda”. È così anche in Italia?

Assolutamente sì, ma c’è ancora parecchia strada da fare. C’è una nuova apertura “mentale” nei confronti delle donne con le curve. Gli input arrivano da icone americane come Ashley Graham e Candice Huffine, testimonial di note case di moda internazionali. In Italia le cose stanno cambiando, ma più lentamente. Il canone di bellezza stereotipato è ancora radicato nella testa delle persone. La richiesta del mercato esiste… ma le aziende che producono entrambe le collezioni, spesso tengono ancora il curvy nel cassetto. Il successo del calendario Beautifulcurvy è però specchio dell’evoluzione dei tempi: sempre più donne oggi si mettono in gioco per dar voce a questa fetta di mercato che rappresenta circa metà della popolazione femminile italiana.

Complice l’attenzione mediatica sul tema, che cresce di pari passo…
Un altro motore al cambiamento. Per le modelle, oltre che una piattaforma di valorizzazione personale, il calendario è una vetrina di visibilità e un trampolino di lancio per partecipare a cataloghi di moda e programmi tv, dove le curve oggi si mostrano in intimo o in costume. Da Pomeriggio 5 a Ciao Darwin a Detto Fatto, passando per il “Il Bello delle Curve” – il programma in onda su La7D, che nel 2017 ha messo in palio la partecipazione al mio calendario – il curvy fa audience. E fa tendenza.

Una finestra sul portale beautifulcurvy...
Quali sono le principali richieste della “curvy community” in fatto di moda?

La consumatrice curvy ha le stesse esigenze delle altre donne: sentirsi bella e valorizzata, essere “vestita alla moda” e non solo “coperta”. Purtroppo ci sono ancora dei pregiudizi da parte di chi vende moda per le curvy. Non si tratta solo di donne “di una certa età”… La curvy community è composta di donne giovani e meno giovani, che cercano le novità, il capo sfizioso, non per forza solo il classico. In più, le giovani fanno ricerca, sono informate e comprano spesso online, aiutate dalle tabelle con le misure e la possibilità dei resi. Vestire le donne morbide con collezioni di moda che ne valorizzano le forme, con un buon rapporto qualità prezzo, è una chiave di successo sul mercato.

Perché queste consumatrici, quando trovano ciò che piace e le veste bene, spendono. E le grandi catene internazionali sono state apripista nel captare il potenziale del segmento creando collezioni dedicate.

Le aziende italiane sono “pronte”?
La sfida è investire in ricerca per creare capi di qualità, femminili e alla moda: i grandi marchi come Marina Rinaldi ed Elena Mirò già lo fanno, su una fascia prezzo alta. Le aziende più piccole fanno più fatica; ma quando trovano la chiave, rappresentano dei veri esempi di successo in Italia.
  
E per l’intimo/mare: direzioni da suggerire, nuove piste da sviluppare?
Per un’azienda del settore credo sia importante comunicare che veste anche le curvy con un’immagine che valorizzi le donne nelle loro diverse fisicità, innescando un processo d’identificazione. In quest’ottica aziende come Anita, Krisline e Parah partecipano al calendario Beautifulcurvy. Certo, ci vuole coraggio a percorrere una strada diversa: il punto non è tralasciare la comunicazione tradizionale, ma allargare la visuale. Con un’attenzione particolare ai social: sempre più consumatrici utilizzano il web per informarsi e fare ricerca. E la posta in gioco oggi si fa ancora più “challenging”: se i marchi specialisti delle coppe differenziate hanno un expertise indiscusso nella vestibilità e nelle modellistiche, l’imminente lancio sul mercato della linea curvy di Intimissimi riapre la competizione, creando il “buzz” e lanciando nuove sfide. Di prodotto, immagine, comunicazione…

In qualità di personal shopper, ci dica: le destinazioni moda da non perdere per le curvy fashion addicts?
A Bologna Femme - Curvy Concept Store e a Roma Vanity propongono una bella selezione di moda curvy. A Milano, al di là di un’ampia scelta di negozi monomarca e piccole boutique specializzate, manca una destinazione multibrand di forte richiamo. Da Coin c’è un reparto curvy, ma l’offerta è limitata ai grandi player. All’estero, Londra e Amburgo sono mete interessanti per lo shopping curvy, mentre a Barcellona e Madrid il riferimento resta El Corte Inglés con reparti moda e underwear dedicati.

Beautifulcurvy
Il messaggio, l’evoluzione del progetto, i traguardi raggiunti

“Il sito Beautifulcurvy nasce come punto di riferimento per le persone che cercano consigli di moda e benessere, e che non hanno una taglia ‘standard’” spiega Barbara Christmann. “L’obiettivo è dare sostegno psicologico alle donne, aiutandole a capire che stare bene nel proprio corpo non è legato a una taglia imposta dai media. E’ l’equilibrio fra l’anima e il corpo che determina la bellezza di ciascuno, in armonia e in salute: da anni promuovo questo messaggio, e nel mio piccolo credo di aver in parte contribuito al cambiamento.” Nel quadro del progetto, il calendario Beautifulcurvy è un’istituzione e negli ultimi mesi è stato oggetto di expo ed eventi a Milano: “In questi 6 anni il calendario è diventato una sorta di ‘oggetto del desiderio’, anche oltre le frontiere italiane. L’idea è aiutare le persone a stare bene e cercare donne che a loro volta possano aiutare altre donne con questo messaggio. Per le modelle, oltre che una piattaforma di valorizzazione personale, è una bella vetrina che apre prospettive professionali in campo moda. Per le aziende che partecipano (tra cui tanti marchi di intimo e mare) è un modo per farsi conoscere da una vasta gamma di consumatrici target, beneficiando di un’ampia visibilità sul web”.

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